
4 maggio 2025
Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Monti Alburni
Dai Pozzi Picoccia alla Pietra Giammaria
Direttori
ASE Rossana D’Arienzo 338.2155451
ASE Berardino Bocchino 388.9290731
Tipologia di percorso
AR
Difficoltà
E (Escursionistica)
Dislivello
circa 800 m
Durata
6:00 ore (non comprensive delle soste)
Lunghezza
circa 10 km
Scheda dell’escursione (pdf)

Appuntamenti
ore 07.00
Appuntamento a Benevento in via Gabriele D’Annunzio (coordinate GPS: N 41.128128, E 14.793585) e partenza con auto proprie alla volta di Ottati (SA), Km 140 – circa 120 minuti.
ore 09.00
Raduno partecipanti al Comune di Ottati (SA) (posizione). Da qui spostamento in macchina verso il sito di inizio dell’escursione in località Pozzi Picoccia (Coordinate GPS WGS84: N 40.495008 E 15.322576 – posizione).
ore 17.00
Orario presunto di termine dell’escursione.
Itinerario
fPozzi Picoccia (1088 m), Rupe di Mezzo (1310 m), Rupe dei Corvi (1350 m) Pietra Giammaria (1455 m).
Equipaggiamento
Equipaggiamento minimo indispensabile: abbigliamento tipico da escursionismo, possibilmente a strati, adeguato alla stagione e alle previsioni meteorologiche; pantaloni lunghi o calzettoni alti, scarpe da trekking con protezione della caviglia, pile/giacca; colazione a sacco, acqua per l’intera giornata.
Partecipazione
Per partecipare è obbligatorio prenotarsi entro venerdì 2 maggio, contattando uno dei direttori d’escursione. L’escursione è aperta sia ai soci CAI che ai simpatizzanti muniti dell’idoneo equipaggiamento e previa sottoscrizione dell’assicurazione giornaliera obbligatoria (euro 8,40) da versare entro venerdì 2 maggio.
La partecipazione all’escursione implica la conoscenza integrale e l’accettazione incondizionata del programma dell’attività, come presentato nella scheda di escursione, e delle norme del “Regolamento di partecipazione alle attività Sociali” del C.A.I. di Benevento, disponibile all’indirizzo https://bit.ly/3wq5Ilo.
Avvertenze
a) I Direttori di escursione si riservano di modificare in tutto o in parte l’itinerario in caso di necessità.
b) I Direttori per la loro responsabilità si riservano di escludere dall’escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati e allenati.
Per info e adesioni contattare
Rossana D’Arienzo 338.2155451
Berardino Bocchino 388.9290731
Descrizione generale dei luoghi
I Monti Alburni costituiscono un massiccio montuoso carsico dell’Appennino campano (o, secondo altre fonti, dell’Appennino lucano). Sono circondati da meravigliose valli e gruppi montuosi che li caratterizzano: la valle del Sele e la piana di Paestum a nord, la valle del Tanagro e il Vallo di Diano a est, il gruppo montuoso Eremita – Marzano a nord-est, la valle del Calore e la valle del Fasanella a ovest, i monti del Cilento a sud.
La loro natura carsica ha favorito la formazione di numerose doline, grotte e inghiottitoi, soprattutto dal lato occidentale tra le quali sono famose quelle di Castelcivita, le più estese del sud Italia, e di Auletta-Pertosa (“grotte dell’Angelo”), la cui particolarità è la presenza di un lago sotterraneo di acqua plumbea e gelida.
Il nome della catena è dato dal “Monte Alburno” (noto anche come Monte Panormo) che segna il confine tra i Comuni di Ottati, Sicignano e Petina, la cui vetta raggiunge i 1.742 m s.l.m. Nel territorio cilentano il Panormo è il terzo monte per altezza, preceduto dal Monte Cervati (1.899 m) e dalla Cima di Mercori (1.788 m).
Descrizione dell’itinerario
Il sentiero che percorreremo si snoda quasi interamente all’interno della “Valle del Ciuccio” e del suo “Bosco Vetusto”, bosco caratterizzato da un’elevata eterogeneità strutturale in cui il disturbo antropico è assente oppure trascurabile. Lungo il percorso è frequente imbattersi in esemplari arborei di dimensioni notevoli che attirano l’attenzione e la curiosità.
Il percorso di andata, partendo dai “Pozzi di Picoccia” e seguendo il sentiero 310 si svolge quasi interamente su una strada sterrata con leggera pendenza e con continui sali scendi; arrivati alla Rupe di Mezzo il sentiero cambia bruscamente di pendenza e diventa più ripido fino alla rupe dei corvi. A questo punto si lascia la comoda sterrata e si entra nel bosco per poi percorrere l’ultimo tratto su una pietraia, fino alla destinazione finale.
Il percorso che ci ricondurrà al punto di partenza attraverserà la Rupe dei Corvi per accompagnarci in una zona di fitta faggeta, con individui secolari e bellissimi. Tutta la zona è priva di segnavia e in ripida pendenza, con doline e depressioni che si alternano fino a ritrovare la sterrata percorsa in andata.
Lungo tutto il percorso è possibile immergersi in un’atmosfera unica che rende la passeggiata particolarmente piacevole.
Criticità:
E’ necessario essere muniti di acqua potabile in quanto non è presente lungo il tragitto.
Il sentiero è evidente e ben indicato dai noti segnavia per la prima parte, poi per la seconda parte saranno visibili delle indicazioni “non canoniche” e a tratti solo abbozzate ed infine, l’ultima parte, si snoda attraverso una bellissima faggeta senza alcun segnavia. Pertanto, si raccomanda di rispettare sempre le indicazioni dei direttori, senza allontanarsi dal gruppo.
Alcune immagini del percorso





