Baia delle Zagare

18 febbraio 2024

Parco Nazionale del Gargano
Dalla Baia della Zagare alla spiaggia di Vignanotica

Direttori
ASE Enzo Auletta – 320.7406508
Antonio Di Nicoli (Bari) – 351.9815311
ORTAM Libera di Bari (Bari) – 346.0227948
Tipologia di percorso
Traversata
Difficoltà
T (Turistica)
Dislivello
circa 300 m
Durata
3:00 ore (escluse le soste e le visite)
Lunghezza
circa 7,5 km

Scheda tecnica (PDF)

Appuntamenti

ore 07.00

Appuntamento a Benevento in via Gabriele D’Annunzio (coordinate GPS: N 41.128128, E 14.793585) e partenza con autobus GT per Baia delle Zagare – Mattinata (FG), Km 180 – circa 150 minuti.

ore 09.45

Raduno presso Ristorante Monte Barone da “Sor Pascal”, S.P. 53 Km 15 (Coordinate GPS: N 41.749748, E 16.138512) e inizio escursione entro ore 10.

ore 13.00

Pausa pranzo.

ore 13.45

Trasferimento in autobus a Monte Sant’Angelo, Km 32 – circa 45 minuti e visita del borgo.

ore 18.30

Orario presunto di termine della visita e rientro a Benevento con arrivo previsto intorno alle ore 21.30.

Itinerario

Escursione: Baia delle Zagare – Sentiero naturalistico Mergoli – Vignanotica – spiaggia di Vignanotica – Trattoria la Montagna.

Visita del borgo di Monte Sant’Angelo: Santuario di San Michele Arcangelo – Castello – Complesso monumentale di San Pietro – Rione Junno.

Equipaggiamento

Scarponcini robusti (no scarpe da ginnastica), abbigliamento a strati adatto alla stagione, colazione a sacco, acqua.

Partecipazione e costi

L’escursione è aperta ai soli soci CAI fino ad un massimo di 50 partecipanti. È data precedenza ai soci iscritti alla sezione di Benevento; le prenotazioni da parte di iscritti ad altre sezioni CAI saranno accettate con riserva e perfezionate in base all’ordine di prenotazione ed ai posti disponibili. L’escursione sarà svolta solo se si raggiunge il numero di almeno 30 partecipanti.

La quota di partecipazione è di 25 euro a persona, comprensiva del costo dell’autobus (potrebbe subire variazioni in funzione del numero di partecipanti), e dell’ingresso al Castello di Monte Sant’Angelo.

Le prenotazioni, con versamento dell’intera quota di partecipazione, devono pervenire entro e non oltre martedì 13 febbraio.
Il pagamento può essere effettuato in contanti presso la sede della sezione oppure tramite bonifico bancario sull’IBAN IT70L0855315000019000360675 intestato a: Club Alpino Italiano – Sezione di Benevento. Per prenotarsi è necessario contattare esclusivamente il direttore dell’escursione. Le prenotazioni saranno accettate in rigoroso ordine cronologico fino al termine della disponibilità di posti.

La partecipazione all’escursione implica la conoscenza integrale e l’accettazione incondizionata del programma dell’attività, come presentato nella scheda di escursione, e delle norme del “Regolamento di partecipazione alle attività Sociali”  del C.A.I. di Benevento, disponibile all’indirizzo https://bit.ly/3wq5Ilo. 

Avvertenze

a) I Direttori di escursione si riservano di modificare in tutto o in parte l’itinerario in caso di necessità.

b) I Direttori per la loro responsabilità si riservano di escludere dalla propria escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati e allenati.

Per info e adesioni contattare

Enzo Auletta – 320.7406508

Descrizione dell’itinerario

Il nostro itinerario si sviluppa lungo il percorso del Sentiero Natura Mergoli-Vignanotica, uno dei sentieri del Gargano più panoramici ed affascinanti. Il sentiero, anche noto come Sentiero dell’Amore, collega due tra le spiagge più belle e famose del Gargano: la baia dei Mergoli (anche nota come Baia delle Zagare) e la spiaggia di Vignanotica.

Il sentiero percorre un bellissimo tratto di costa a strapiombo sul mare. Lungo tutto il percorso è possibile ammirare i panorami sul meraviglioso mare con le sue infinite sfumature d’azzurro. Proseguendo, la mulattiera diventa un sentiero ed entra nella pineta con zone d’ombra e tavolini per riposarsi ed ammirare lo splendido panorama.

Dopo aver consumato il pranso al sacco sulla spiaggia, ritorneremo indietro per raggiungere il parcheggio della trattoria la Montagna, dove ritroveremo l’autobus che ci condurrà a Monte Sant’Angelo.

Monte Sant’Angelo

Monte Sant’Angelo è il paese più alto del Gargano, a circa 800 metri di quota, ed è uno dei borghi che  hanno meglio custodito la cultura tipica garganica. Da questo balcone naturale è possibile godere di una magnifica vista sul golfo di Manfredonia.

Il paese è noto soprattutto per il Santuario di San Michele Arcangelo, che è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco. Oltre al santuario sono degni di nota anche il quartiere medioevale rione Junno, con i vicoli strettissimi e le bianche case a schiera, il Castellum de Monte Gargano risalente al IX secolo ed il complesso monumentale di San Pietro.

Il Santuario di San Michele Arcangelo, nel centro storico cittadino, è un luogo di culto antichissimo.
Nei Secoli sono tantissimi i pellegrini che si sono recati in visita, tra questi numerosi Papi e sovrani. Oggi

Il Santuario è il punto di arrivo del Cammino dell’Arcangelo, ideato e progettato dalla nostra sezione, e tappa fondamentale sulla via Francigena.

Al santuario sono legate diverse apparizioni dell’arcangelo Michele. La prima è quella datata 490, quando un ricco signore del luogo ritrovò dentro una caverna inaccessibile un toro della sua mandria, precedentemente perduto. Tentò allora di ucciderlo, ma la freccia tornò indietro ferendolo. Il signore si recò dal vescovo di Siponto per raccontare l’accaduto. Dopo averlo ascoltato, il vescovo indisse tre giorni di preghiera e di penitenza, al termine dei quali san Michele Arcangelo gli apparve in sogno per chiedergli di dedicare la caverna al culto cristiano, cosa che avvenne il 29 settembre 493, dopo altre 2 apparizioni. Una quarta apparizione ci fu nel 1656, quando la città di Monte Sant’Angelo sconfisse la peste.

San Michele, venerato anche tra gli ebrei e i musulmani, è il simbolo della lotta del bene contro il male.
Alcuni storici hanno trovato delle forti analogie tra la figura Cristiana di San Michele e quella pagana di Eracle/Ercole, mito legato alla pastorizia e alla transumanza. La figura di Ercole ha a sua volta molti punti in comune con la semidivinità silvestre del gigante Gargan, venerato dai celti.
A testimoniare la centralità della figura di San Michele Arcangelo c’è il fatto che i Longobardi, insediatesi nella zona e poi convertitesi al Cristianesimo, hanno identificato nell’Arcangelo una delle loro principali divinità.

Il Santuario di San Michele Arcangelo di Monte Sant’Angelo è un luogo di grande importanza storica ed emotiva per tutti i pellegrini devoti a San Michele. La basilica è composta da un livello superiore e uno inferiore. Il livello superiore include il portale romanico e il campanile, mentre il livello inferiore invece include la grotta, che si può raggiungere direttamente tramite la scalinata angioina, un museo devozionale e delle cripte.

L’ingresso al santuario avviene attraverso il portale di destra e, appena si varca l’uscio, si è subito proiettati in una incredibile ambientazione medioevale: una enorme scalinata (d’epoca angioina) scavata direttamente nella roccia scende precipitosamente verso il basso attraversando ambienti privi di luce, quasi bui, le cui pareti sono tutte affrescate con figure di Santi, mercanti e Cavalieri. Immagini, queste, che sono accompagnate da centinaia di frasi scritte in antichi linguaggi; remoti messaggi e citazioni (saluti, invocazioni, preghiere) che ripercorrono un excursus storico dall’alba del Cristianesimo all’epoca dei “lumi”, lettere e parole compiute affiancate spesso da incomprensibili incisioni raffiguranti le mani.

Continuando a scendere troviamo un baldacchino contenente la statua in marmo di una Madonna i cui occhi neri sono di una straordinaria espressività. La lunga gradinata (86 scalini) termina in un atrio, nella parte interna del Santuario: a sinistra vi è l’ingresso al Museo ed a destra si apre una piccola corte porticata. Di fronte si para una gradinata formata da sei scalini semicircolari che immettono a un grande portale marmoreo di fattura romanica con due enormi ante bronzee (realizzate a Costantinopoli nel 1076).

La grotta di San Michele Arcangelo

La parte più misteriosa del Santuario è sicuramente la grotta, dove la tradizione vuole sia apparso l’arcangelo Michele.All’interno della grotta, in cui è vietato fare foto e video per rispetto verso i pellegrini e i devoti che vi pregano, c’è una navata gotica divisa in tre campate e chiusa da una volta a crociera, con un altare di S. Francesco e una spelonca.

A destra si trovano altari dedicati a S. Pietro e al Crocifisso. C’è anche una piccola insenatura nella roccia chiamata il Pozzetto, nel cui interno si raccoglieva la “stilla” (il gocciolio d’acqua che scendeva dalla roccia) e il Sagrato con una cattedra episcopale, un presbiterio con l’altare dell’Arcangelo e una statua del Santo martire Sebastiano. Nel XVI secolo, l’arcivescovo Domenico Ginnasio ha fatto scavare il fondo della grotta naturale per creare un presbiterio più grande. Nel primo decennio del Seicento, ha recintato con lastre di rame una zona della grotta in forma d’altare. Nel 1507, sull’altare delle Impronte, è stata collocata una statua di San Michele Arcangelo, opera di alta qualità attribuita ad Andrea Contucci. La statua, scolpita in marmo bianco di Carrara, rappresenta San Michele come un guerriero che calpesta satana. La statua è conosciuta per la sua unicità nella storia della scultura e per l’espressione del sorriso sul volto di San Michele. La spada della statua viene portata in processione il 29 settembre

Nonostante i secoli, l’atmosfera del luogo mantiene ancora la sua forza e la sua sacralità, riuscendo a toccare anche coloro che sono più scettici. La storia, la bellezza e la spiritualità di Monte Sant’Angelo hanno attirato molti pellegrini nel corso dei secoli. Anche oggi il Santuario di San Michele Arcangelo continua ad essere un luogo di grande importanza spirituale e culturale, un’esperienza unica da non perdere.

18 febbraio – Baia delle Zagare e Monte Sant’Angelo