
29 giugno 2025
Monti del Sannio
Da Castelpagano al Laghetto Montano per la Via dei Briganti
Direttori
Piero Vorrasi – 334.3306648
Gabriella Martone – 392.6012246
Antonio Minicozzi – 338.3556816
Tipologia di percorso
Traversata
Difficoltà
E (Escursionistica)
Dislivello
positivo: circa 200 m
negativo: circa 100 m
Durata
6 ore (comprensive delle soste)
Lunghezza
circa 6,5 km

Appuntamenti
ore 08.00
Appuntamento in via Gabriele D’Annunzio (coordinate GPS: N 41.128128, E 14.793585) e partenza con auto proprie alla volta di Castelpagano (BN), Km 38 – circa 40 minuti.
ore 09.00
Raduno partecipanti in Piazza Municipio a Castelpagano (BN) (Coordinate GPS: N 41.399384 E 14.805859 – posizione GoogleMaps) ed organizzazione ponte auto, con inizio escursione entro le ore 9.30.
ore 14.30
Orario presunto di termine dell’escursione.
Itinerario
Castelpagano – Mulino Zi Ricuccio – Via dei Briganti – Laghetto Montano.
Equipaggiamento
Equipaggiamento minimo indispensabile: Abbigliamento da trekking a strati adeguato alla stagione e alle previsioni meteorologiche, scarponi da trekking, zaino, bastoncini.
Cosa portare nello zaino: Giacca antivento e antipioggia, t-shirt tecnica, pile, cappello, crema solare, occhiali da sole, binocolo, bussola, kit pronto soccorso, colazione a sacco, acqua a sufficienza.
Partecipazione
L’escursione è aperta sia ai soci CAI che ai simpatizzanti muniti dell’idonea attrezzatura, previa sottoscrizione dell’assicurazione giornaliera obbligatoria (costo 8,40 euro). Il percorso è consigliato solo a escursionisti che hanno passo sicuro e buon equilibrio.
Per partecipare è obbligatorio prenotarsi entro le ore 12 di sabato 28 giugno, contattando uno dei direttori dell’escursione.
La partecipazione all’escursione implica la conoscenza integrale e l’accettazione incondizionata del programma dell’attività, come presentato nella scheda di escursione, e delle norme del “Regolamento di partecipazione alle attività Sociali” del C.A.I. di Benevento, disponibile all’indirizzo https://bit.ly/3wq5Ilo.
Norme di comportamento durante l’escursione:
- Ogni componente del gruppo durante l’escursione dovrà seguire il direttore di escursione, non uscendo mai dal sentiero, seguendo scrupolosamente le indicazioni.
- Chi dovesse fermarsi per qualsiasi motivo (necessità fisiologiche ecc.) dovrà chiederlo all’accompagnatore che chiude la fila, per poi quest’ultimo attenderlo.
- Non si lasciano rifiuti di alcun tipo, si riportano a casa (anche quelli biodegradabili).
Avvertenze
a) I Direttori di escursione si riservano di modificare in tutto o in parte l’itinerario in caso di necessità.
b) I Direttori per la loro responsabilità si riservano di escludere dall’escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati e allenati.
Per info e adesioni contattare
Piero Vorrasi – 334.3306648
Gabriella Martone – 392.6012246
Descrizione dell’itinerario
Il percorso, immerso in una natura selvaggia ed incontaminata, si snoda su quello che, come narrato dalla leggenda popolare, è stato l’antico sentiero utilizzato dai Briganti durante le loro scorrerie per raggiungere la grotta di Trek, ove si fermavano a bivaccare. Dopo l’unità d’Italia, diverse bande, costituite per lo più da ufficiali e soldati del disgregato esercito borbonico, sostarono ed imperversarono nel territorio di Castelpagano, trovando naturale rifugio nelle località di Bosco S. Maria e Contrada di Trek.
Il nostro cammino inizia dalla piazza centrale del paese, dirigendoci verso una antica fontana con annesso lavatoio, chiamata “La Fontanella” e situata ai margini del centro abitato, ultimamente oggetto di restauro. Si prosegue, volgendo a destra in direzione dell’antico Mulino Zi Ricuccio, per ampio sentiero sterrato ed in parte brecciato fino ad incontrare una strada asfaltata, da percorrere in discesa per poche centinaia di metri ed immettersi poi su uno sterrato pianeggiante. Il cammino ci conduce ad una vecchia fontana rurale in pietra per poi giungere, dopo qualche centinaio di metri, al Mulino ad acqua Zi Ricuccio. Il manufatto, costruito su uno dei torrenti Tammarecchia (tutti affluenti del Tammaro), è stato oggetto di lavori che lo hanno riportato alla sua struttura originaria.
Dopo la visita al mulino, si ripercorre a ritroso lo stesso sterrato per breve tratto, per poi imboccare un sentiero in salita, da seguire per qualche centinaio di metri fino ad incrociare la Strada Provinciale 64 che percorreremo per circa un kilometro. Lasciamo la Provinciale piegando a destra per uno sterrato, tra due file di alberi, in leggera salita e poi su suolo piuttosto pianeggiante fino alle acque del Torrente Tammarecchia, dove ha inizio la parte più suggestiva del nostro percorso.
In questo periodo dell’anno la bassa portata del torrentello consente di guadarlo con dei passi attenti sui massi che sporgono dalle acque. La traversata del corso d’acqua ci immette all’interno di un fitto bosco che affianca ed a volte ricopre il torrente.

Lo risaliamo, percorrendo un viottolo. o sue tracce, e guadando il Tammarecchia altre due volte, circondati da una natura in cui la fitta vegetazione, i massi di roccia e le acque si combinano tra di loro per creare scenari straordinariamente selvaggi e suggestivi.
Il percorso, in questa parte, richiede all’escursionista, comunque attenzione, sicurezza nel passo e nell’equilibrio, sia per gli attraversamenti del torrente sia per il viottolo che, per poche decine di metri, si snoda in alto con esposizione sul corso d’acqua, anche se parzialmente protetto dalla vegetazione arborea.

A questo punto dell’escursione i più esperti, possono seguire una variante di andata e ritorno che, per livello di difficoltà, presenta nettamente le caratteristiche di una EE, con la quale possono giungere alla Grotta di Trek. Infatti, percorrendo uno stretto viottolo, che in prossimità di un roccione diviene una cengia con esposizione sul fondo del torrente piuttosto nascosta dalla vegetazione, si perviene infine in quello che appare come un ampio teatro naturale, dove le rocce circondano la scena e un intreccio di rami la ricopre, luogo ideale anche per le bande dei Briganti.Il percorso principale continua per breve tratto nella boscaglia per poi proseguire, abbandonando quest’area selvaggia, su ampio e agevole sentiero, nell’ultimo tratto brecciato, che ci conduce ad un laghetto montano, circondato da vegetazione boschiva e da un’area picnic, dove finisce il nostro cammino.